“Il timone è nelle tue mani. Diventa una bella persona!”
Paolo Ruggeri, Le 10 regole del successo, pag.45.
“È un mondo difficile”, cantava nel ’99 Tonino Carotone (https://www.youtube.com/watch?v=cu3K1njbYqs) “E vita intensa, Felicità a momenti, E futuro incerto”. Affermazioni che sembrano diventare più vere ogni giorno che passa. Se poi siamo a capo di un’azienda, la percezione della difficoltà e dell’incertezza aumenta, e diminuisce quella dei momenti di felicità.
Perché se ci tieni, tieni anche duro. Perché se ci tieni, ci metti l’anima. Perché se ci tieni, dai tutto ciò che hai e che sei per farcela. Per te, per le persone che lavorano con te, per la tua e le loro famiglie. Solo che, ogni tanto, sembra non bastare mai.
Eppure, restare belle persone in un mondo sempre più brutto e difficile pare essere l’atto più rivoluzionario, coraggioso e vincente che possiamo mettere in atto per la nostra e l’altrui felicità.
In un post di ieri, Paolo Ruggeri, chiede: “Come si fa a costruire una grande azienda e non diventare str***i?”. La tentazione di arrendersi al “ma chi me lo fa fare”, alla stanchezza, agli attacchi esterni, alla solitudine, ai compromessi può essere potente ma, come lo stesso Ruggeri spiega nel suo libro “Le 10 Regole del Successo”: “(…) il successo richiede che tu diventi una bella persona. Se non lo fai, il successo, così come il denaro, se ne staranno alla larga da te. Oppure, se anche si avvicineranno, lo faranno in modo temporaneo e se ne andranno non appena arriveranno a conoscerti”.
E se lo sei già ma il successo ti sfugge, così come la felicità?
Essere una bella persona è solo la quarta delle 10 regole che Paolo condivide nel suo libro e che consulenti e analisti OSM su tutto il territorio portano ogni giorno nelle aziende italiane e nel mondo, aiutando altri imprenditori e imprenditrici a realizzare i loro sogni ed essere felici. Naturalmente, come Paolo, ognuna e ognuno di noi condivide solo quello che ci ha aiutat* a crescere e prosperare, provato prima sulla nostra pelle e sulla nostra attività. E ognun* di noi, nel proprio piccolo, vince.
Certo è che, farcela, significa impegnarsi ogni singolo giorno, a partire da come pensiamo, per poi agire in coerenza e raccogliere risultati in conseguenza. Quando la fatica diventa troppa, quando perdiamo il sonno, quando i risultati non arrivano nonostante l’impegno… è certo che abbiamo interrotto il flusso in qualche punto; e allora val la pena fermarsi un momento e osservarci: stiamo agendo in armonia con i nostri valori? E le persone intorno a noi fanno altrettanto? Quello che facciamo e che loro fanno ci rende felici più di ieri?
Quando la risposta a una di queste domande è NO, allora abbiamo un problema. Ristabilire l’armonia, l’equilibrio nella nostra vista è l’unica via.
Difficile? Sì.
Più facile a dirsi che a farsi? Forse.
Il punto è che, quando inverti la rotta perché le vele
perdono vento, e con una strambata la tua barca riprende a volare sulle onde e
tu governi gli eventi esterni anziché subirli… beh, una volta imparato come si fa
è difficile restare in stallo. Quando impari – e impari bene – come si fa,
accontentarti della calma piatta non è più un’opzione che puoi prendere in
considerazione. L’unica opzione è prendere la decisione buona per te e portare
il tuo equipaggio a vincere, insieme!