Questa settimana si celebra la Giornata Internazionale della Donna. Dati alla mano, fra violenza di
genere, soffitti di cristallo e carichi familiari, da festeggiare sembra ci sia davvero poco. Eppure,
qualcosa si muove, almeno sul fronte del lavoro. Almeno in casa OSM.
Ecco cosa ne pensa Paolo Ruggeri:
«Nella mia azienda, la maggior parte degli operations manager sono donne. Ma non è perché io ho
scelto delle donne; è perché l’evoluzione della società va in quella direzione. Le aziende che
vogliono andare bene oggi devono avere delle donne nelle posizioni di comando. E non è un
discorso di quote rosa. È la società che va più verso l’esperienza, le relazioni, le emozioni; e son
loro che san fare questa roba qua. Penso che anche nelle aziende di trasporti servono delle donne
manager, nelle aziende edilizie servono delle donne manager. Quando vedo un’azienda che ha solo
degli uomini all’interno del suo stato maggiore, so che è un’azienda che soffre».
Peccato che, secondo uno studio pubblicato dalla Camera dei Deputati a dicembre dell’anno scorso
(https://documenti.camera.it/leg19/dossier/pdf/PP004LA.pdf), nel contesto europeo, il tasso di
occupazione femminile in Italia risulta essere – secondo dati relativi al IV trimestre 2022 – quello più basso
tra gli Stati dell’Unione Europea, essendo di circa 14 punti percentuali al di sotto della media UE: il tasso di
occupazione delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni è stato, infatti, pari al 55 per cento, mentre il
tasso di occupazione medio UE è stato pari al 69,3 per cento.
Non sorprende, quindi, che l’UE si stia muovendo con diverse strategie e strategie atte a invertire
questa rotta, dalla direttiva (UE) 2023/970, al PNRR, fino all’agenda 2030, che incideranno notevolmente
sulle politiche e sulle scelte di imprenditori e imprenditrici da qui a pochi anni. Quindi il punto è: muoversi
per tempo con scelte femminili vincenti o adeguarsi all’ultimo momento perdendo terreno, tempo e
vantaggi preziosi per la produttività delle nostre imprese?
Venerdì prossimo, al posto di una mimosa, dona formazione, o un libro di management al
femminile, o un percorso di carriera per le tue collaboratrici. Forse non profumeranno come una
mimosa, ma profumeranno di futuro. Un bel futuro.
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